Il Touring Club d’Italia, per festeggiare i suoi 110 anni di attività la domenica del 26 ottobre 2004, scelse di farlo in ventisei piazze italiane dei centri storici di ognuna di quelle città. Per l’Italia meridionale furono preferite Napoli, Palermo Bari, Sulmona e la splendida Piazza Duomo di Lucera, per l’occasione annoverata tra le “100 piazze più belle d’Italia”.

Un luogo che trasuda storia e cultura, tanto da meritarsi l’appellativo di “Salotto di pietra della Capitanata”, punto di riferimento dell’intera provincia di Foggia e meta centrale di tantissimi visitatori mossi dalla voglia di conoscere le bellezze artistiche e monumentali del centro federiciano (la fortezza svevo-angioina con i resti del palatium, l’anfiteatro romano, la biblioteca con l’annessa pinacoteca, il ricchissimo museo civico, il duomo trecentesco, il santuario di San Francesco, i palazzi maestosi in stile neoclassico e tante altre attrattive).

Proprio in piazza Duomo, di fronte all’imponente cattedrale, in una delle sedi storiche e rappresentativa della città, dall’11 febbraio 2022 ha aperto La Belle Époque. Un luogo che dal 1873 ospitò l’intuizione di rinomati pasticceri che per oltre un secolo sono stati punto di riferimento – oltre che dell’arte della pasticceria anche di quella della ristorazione – della popolazione lucerina e non solo.

Nel rispetto della memoria storica della location, La Belle Époque ha inteso ossequiare con dignità sia il luogo interno che ospita le attività che la piazza (entrambi, peraltro, sono state location del film “Le vie del Signore sono finite”, di Massimo Troisi).

La scelta del nome è rappresentativa del periodo in cui nacque il movimento artistico, culturale, sociale a Parigi (1870) contagiando l’intero pianeta dalle città metropolitane ai centri più piccoli. Un periodo in cui si viveva e respirava grande positività ed innovazione in tutti i settori: l’arte in tutte le sue forme (pittura, scultura, architettura), la moda, la scoperta della fotografia, la nascita dei sindacati, i partiti politici (il primo fu il Partito Socialista, con Lucera che vide la nascita – sul finire dell’800 – del giornale “Il Foglietto” proprio ad opera di un gruppo di socialisti: di certo non una casualità), le scoperte nell’ambito della medicina, i giornali, la pubblicità come arte per il consumo (Henri de Toulouse-Lautrec su tutti), la musica, i salotti mondani…

La Belle Époque è ristorante, pizzeria, ma anche bar, gelateria e pasticceria, riportando così il luogo a rivivere la tradizione e la vocazione dei settori per cui nacque a cominciare dalla seconda metà dell’800.

Gli spazi interni sono caratterizzati da colori caldi (tonalità che vanno dal bianco ai toni di ocra gialla e ad elementi di contrasto di colore bordeaux e ocra rossa), arredi in tono con il periodo della Belle Époque, riproduzioni di opere di artisti dell’epoca, lampadari in vetro-cristallo, paraventi raffiguranti opere e disegni affini alla “Bella Epoca”.

All’esterno, un ampio spazio arredato con tavolini ed ombrelloni di colore bordeaux per godersi una bevanda, una birra, un pranzo o una cena, una pizza (la sera) e tante altre prelibatezze, magari in concomitanza con i nostri eventi culturali e musicali.

La Belle Époque è sempre aperta durante il giorno e fino a sera inoltrata: qui potete gustare ricchi e squisiti aperitivi accompagnati da spritz di varia creatività e colorazione, sorseggiare il vostro cocktail preferito (ve ne è una gamma vastissima), il vostro amaro o la vostra grappa, il vostro rum, cognac, brandy, whisky, o una fredda birra alla spina o in bottiglia da scegliere dalla Carta delle Birre Menabrea, “fare l’amore” con un croissant o con il dolce preferito accompagnati da un caffè Vergnano o da altri prodotti e bevande della caffetteria molto assortita, godervi un gelato rigorosamente artigianale, oppure fermarvi a pranzo o a cena scegliendo il vostro piatto dal nostro menu variegato di terra e di mare…

E poi la sera, quando la pizzeria sfornerà una Renoir, una Moulin Rouge, una De Cubertain, una Marinetti, una Klimt, una Monet, una Regina Margherita, una Modigliani, una D’Annunzio, una Eiffel, una Titanic, una Puccini, una Picasso, una Lumière, una Zola.

E poi trovate una Carta dei Vini molto ben assortita da cui selezionare la bottiglia che vorrete abbinare ad un tagliere della casa, al caciocavallo podolico fuso, alle orecchiette di grano arso, allo scrigno di burrata pugliese, ai paccheri allo scoglio, al tomahawk, all’hamburger di chianina, alla tagliata di Angus del Nebraska, al tataky di tonno, ai tentacoli di polpo alla griglia o ad una bella e saporita zuppa di pesce oppure ad un cruditè di pesce.

Insomma, c’è di che sfiziarsi ed essere carichi ed energici pensando positivo come nella Belle Époque.